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euphorbia characias

FAMIGLIA: Euphorbiaceae

GENERE: Euphorbia

SPECIE: Euphorbia characias

NOME COMUNE: u maccarrunazzu, Euforbia cespugliosa

 

 

La pesca delle anguille

 

Le anguille (anciddi) venivano catturate nel territorio di Librizzi con diverse tecniche. 

- Si stagghjava  u ciummi, con una barriera di sabbia, in modo da creare una sorta di pozzanghera (urnu) in cui confluivano le anguille che restavano bloccate. Esse venivano catturate con un secchio e con le forchette.        (continua)

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- Si cercavano le anguille sotto i sassi, che esse usavano come nascondiglio. Le anguille scoperte venivano infilzate con le forchette. Per stanarle si poteva ricorrere anche allo spargimento di calce nelle acque: essa, in modica quantità, aveva effetto irritante per gli occhi delle anguille, ma in dosi più abbondanti ne produceva la morte....

- Nei periodi di secca, quando scorreva poca acqua, i pescatori aspettavano le anguille per infilzarle con le forchette direttamente nel torrente.

- Si ricorreva pure all'avvelenamento delle acque, ma questo metodo, che consentiva un'abbondante pesca, era illegale. Si usava un'erba, l'Euphorbia characias, conosciuta localmente con il nome di maccarrunazzu: raccolta con tutte le radici, dentro un sacco, veniva portata al fiume, dove, con un coltello, era tagliata in pezzi di circa 10 cm, badando bene a proteggersi le mani con guanti. L'euforbia emette dai tagli una sostanza densa lattescente, irritante. I pezzetti ottenuti venivano sparsi sull'acqua, che subito si macchiava di bianco, producendo uno stato irritativo agli occhi delle anguille che, di conseguenza, si precipitavano verso le sponde dove c'erano ad attenderli i pescatori muniti di forchette per infilzarle. In varie parti del torrente si formavano degli avvallamenti di una certa profondità pieni d'acqua: in quel caso si buttavano lì i rametti di euforbia e si passava poi al mattino per raccogliere un'abbondante quantità di anguille morte. Si ricorda ancora di un tizio, che era solito catturare centinaia di chili di anguille con questo metodo, che, scoperto, fu denunziato e condannato.

© 2011 by carmelo rifici                                                                                                                                                          e-mail